26 ottobre 2006

**Lenu**Avanti tutti!Tranne l'ameba!


Un'ameba forse oggi è più vitale di me!
Sto diventando a quadri come il copriletto e la mia testa è orami un tutt'uno con la carta da parati della parete sopra il mio letto.
Si, è più vitale di me l'amica ameba.

Ma mentre io amebeggio, il mondo va avanti! Lo so bene: Alberto sarà a spasso per Ambergen, mio fratello starà studiando tra un rutto e l'altro, mio padre starà lavorando, mia madre starà senz'altro cucinando e qualcuno starà sicuramente litigando.

E le mie amiche?!!!?Loro pure vanno avanti!
Iaia sta portando avanti le sue idee in un gruppo di lavoro di 25 ingrati, testardi e antipatici universitari (manco li conosco e già non li sopporto!) che dovrebbero dare retta alla sua capacità di organizzazione! Mal fidati! Forza Iaia!
Teve vuole passare avanti al professore che l'ha bocciata!E te credo: ha bocciato quasi tutti, dopo aver corretto 150 compiti in mezza mattinata!Sono bravi tutti a correggere i compiti guardando solo il risultato!Forza Teve, chiedi di vedere il compito!!!
Fede sta proprio avanti con gli anni!Ormai necessita di creme antirughe, dentiera e calze contenitrici. Per la cataratta può aspettare un po', ma per le terme no! E' che fra qualche giorno compie 23 anni...e sta entrando in paranoia!Mio fratello direbbe: "Federì, avast a dic li cazzat!"
Otty si porta avanti col lavoro...nel senso proprio del termine lavoro!Incrociamo tutti allegramente le dita per il suo colloquio importantissimo!Ma chi la conosce sa che la sua creatività non può passare inosservata!Avanti Otty, fagli vedere chi sei!
Fausta avanza verso il suo colloquio di domani!!!Comunicatrice doc, affidabile e responsabile, chi è che non le affiderebbe un lavoro?!?!Forza Svizzeri, non deludetemi, che se fate i bravi vengo tra voi e saranno guai per la povera Fau!
Livia sta avanti di qualche meridiano e di qualche parallelo!E si gode il suo fantastichissimo Erasmus e la sua fantastichissima avventura............Sei la mia speranza Liviuccia, forza!

L'ameba invece sta sempre sul copriletto, sempre con la testa appoggiata al muro.
Deve far pipì ma non c'ha voglia, la fa dopo!

25 ottobre 2006

**Lenu**Elena Pozzetto in "La ragazza di campagna"

Eccomi qui, di ritorno da Milano, la città della moda, dello shopping sfrenato, dei locali alla moda, del seSalutiAlBarSiVedeCheSeiUnTerun, dell'umidità che ti arriccia i capelli...
Io, che da 5 anni abito a Roma, non avrei dovuto trovare così tanto strana la mia trasferta nella capitale del Nord (che cmq capitale non è, se lo ricordi Bossi!)!
E invece si, si, lo ammetto...mi sono sentita come Renato Pozzetto nel film "Il ragazzo di campagna"!!!!
Vediamo un po', da dove comincio...

Scena 1: sul treno sola soletta, accanto a me due uomini gentilissimi dall'accento inconfondibilemente nordico. Passata Bologna da un pezzo, mi cattura l'attenzione un enorme cartello sul tetto di un enorme palazzo "Università Cattolica". Bene, nell'immaginario di ogni ragazza di campagna La Cattolica sta a Milano!E poi il treno stava rallentando! Allora ecco, baldanzosa e felice, che chiedo al mio vicino "MI scusi, Lambrate è questa o la prossima". Lui mi sorride, gentilissimo per carità, ma sembrava non capirmi..."Lambrate è l'ultima, non si preoccupi". Io, stralunata, mi chiedo "mica mi sono preoccupata, è che devo scendere...cmq ha detto l'ultima...non questa...ok, non mi preparo!"Il treno rallenta ancora...ma...ma...non si ferma...ops! Il treno aveva solo rallentato nei pressi della stazione...perchè in realtà eravamo ancora a Piacenza! Non era Milano!

Scena 2: al bar della piccolissima stazione di Lambrate. Chiedo un cappuccio ed un cornetto. Peccato, cari pinetesi che mi leggete, che tutti, in quel momento hanno potuto apprezzare il casereccio accento abbbbbruzzese! Mi è venuto fuori un "QUEESSCTA GRAZIE" inconfondibile!La ND me la sono risparmiata, ma volevo sotterrarmi ugualmente!

Scena 3: fuori dalla stazione di Lambrate; il tabacchi era troppo lontato ed io non potevo allontanarmi perchè mio fratello stava arrivando a prendermi!"Bene, la sigaretta la scrocco"! "Scusami, hai una sigaretta per favore?". La ragazza mi guarda scostante: "Ho il tabacco". Ma il tram passava e Manuel Agnelli aveva deciso di fare il pezzo strillato nel mio auricolare. "No, non posso andare al tabacchi che devo aspettare mio fratello!". Elena, cavolo, ha detto tabacco, non tabacchi, che hai capito. "Scusami, ho capito male!Comunque grazie lo stesso!". E intanto la mia fossa diventava più profonda! "Ahahahaha, gli potevi raccontare pure che sei a Milano per la laurea di Fabio, già che ci stavi": il commento di mio fratello al mio racconto!

Scena 4: all'aperitivo di Fabio! Panza piena e tanta soddisfazione, è il momento del brindisi! Tutti con i calici in mano, forza c'è da brindare! Evviva evviva i laureati! Io non ce l'ho! Ecco a te! No, manca anche a me! Ok, ci siamo tutti! Evvviva! Auguri! BAci abbracci! AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH! Freddo, gelo, umido! Un intero calice di spumante si è riversato stile fiume in piena nella mia scollatura, inondando il vestitino con tanto di fodara! "Chi cavolo ha spinto Ottavia, ora lo mando a..." Da nessuna parte! Perchè nessuno aveva spinto Ottavia! Si era semplicemente scordata di avere in mano un calice pieno, o forse di avere una mano...Così, come se nulla fosse, l'ha piegata riversando con la precisione di un esperto di tiro a segno, tutto lo spumante esattamente nella mia scollatura!Non una goccia fuori!
E tutti a ridere mentre la mia fossa ormai era arrivata quasi ai livelli del terzo piano della metropolitana, partendo dall'alto!

Scena 5: è sera, evvai fra poco si balla!!!!Prendi Aulin, riposati un secondo, mangia, truccati, parruccami, anzi, parruccami(Ottavia!e lei, stella, che mi ha lisciato i capelli), scegli bene i vestiti, mettiti le scarpe di otty e dai a lei le tue!Ok è tardi!E' mezzanotte! Ma non dovevamo essere lì alle dieci e mezza?Bene, siamo arrivati all'unaEqualcosa. AHHAhahahhh! LE uniche non ubriache!Forza, bevete, ecco le consumazioni!Due tequila sale e limane grazie!Due vodka lemmmon, grazie!!In pista su!Ooooooooooooooooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhh!
Si avvicina lui, il MR Big di Sex&theCity versione milanese. Impostati su: dritta con la schiena, tette in fuori, pancia in dentro! Botta a Otty perchè lei deve vederlo!L'abbiamo puntato in due, ma l'accordo vuole che sia suo! Ci guarda! E poi guarda mio fratello! Io penso :"Devo presentarmi, devo dirgli che Marco è mio fratello..dai su" ."Piacere-casino di parole senza senso intenzionate a fargli capire che mi stavo presentando perchè ci stava vicino e ci guardava e poi- sono il fratello di Marco!" .........................BRAVA!COMPLIMENTI!Per fortuna mi sono corretta e lui ha dato la colpa all'Alcool...ma che figuraaaaaaaaaaaaaaaaaa!Cmq alla fine c'ha lasciate con un "Si, vi avevo notato stamattina"...Qualche minuto dopo pomiciava allegramente con la sua ragazza, uno scorfano in minigonna e gambe storte!

Scena 6: al bagno!Dopo l'ultimo cocktail il mio stomaco ha deciso di alzare bandiera bianca.."Otty, reggi questo, vado in bagno!". Fila, cavolo! "Ottio, questa ragazza deve vomitare, uscite presto": una ragfazza simpaticissima aveva deciso di aiutarmi! "Dai su, uscite, lei non vuole vomitarmi sulle scarpe, fatela entrare".La porta si apre e compare lei, sbraitante: la ragazza di uno dei ragazzi più carini che conosca(non era Big). La bocconiana più acida che mai. Non riesco a capire le sue parole, ma non sono dolci. Il resto lo dovrebbe raccontare l'amico wc, o un tizio che continuava a bagnarmi la fronte arricciandomi i capelli.

Scena 7: davanti all'entrata del locale. Ok, siamo tutti lì, sta per chiudere! Ma io non è che mi senta al top!Ecco ecco: "Fabio spostati, presto!". Pozzangherina con la pasta con i funghetti che Otty mi aveva amorevolmente preparato!Se qlc non se n'era accorto prima ora era lampante...e io passerò alla storia come "la sorella sbrattona di Marco". Brava!

Scena 8: sul taxi. "Andate a casa col taxi che sto più tranquillo": mio fratello mi vuole bene!Una curva, due curve...potrebbe guidare più piano!!!!!"Scusi, può accostare". Tempo tre secondi, apro lo sportello e faccio fuori pure la cioccolata calda del pomeriggio!Mentre Otty intratteneva il taxista parlando del tempo..o di qls altra cosa che uccidesse la tensione. Ok, fatto, rientro. "Stella, tutto bene il tuo mal di testa?!":otty è geniale. Qualcuno forse non sa che dopo la nottata, alle 7 di mattina, sbroccai in pineta mentre la gente andava a correre e lei "Stella, sarà qlc che hai mangiato"ahahahahhahaha.

Ecco, Pozzetto non se l'è cavata peggio di me!
Se qualcuno vuole fare il sequel io ci sono!!!
A me la parte!

05 ottobre 2006

**Lenu** Basta poco per essere felici!

Lo sapevi che non c'era. Non poteva esserci.
Avevi contato sulle dita della tua mano prima di arrivare al portone, e ancor prima...la sera prima...e quell'ancora...
Prima Uno, poi Due, poi tre...
La tua musica risuonava dalle orecchie fino al cuore. Era una compagna piacevole. E ti ci concentravi, ti ci aggrappavi per non sentire altro...per non sentire il vuoto.
Non c'era, ma lo sapevi.
E poi 4, poi 5. La tua mano non bastava più, hai preso l'altra. Non eri triste. Questa basterà. Arriverà. C'era ancora musica nelle tue orecchie, avevi ancora bisogno di compagnia, ma il tuo sguardo era più vivo nel guardare quel vuoto, perchè sapevi che mancava poco. Bastava contare ancora su due, tre dita al massimo.

Ora ne sei certa, ci sarà!
E la tua musica suona più lenta, non arriva fino al cuore, perchè il cuore è più forte.
La strada sembra più grande, c'è più spazio per correre..ma non c'è fretta. Lo sai che è lì che ti aspetta. Eppure quel pensiero libera i tuoi passi, non li controlli. Le tue mani hanno appena contato fino a Nove, ora frugano nella borsa, trovano le chiavi, subito, perchè tutto doveva essere perfetto. Apri il portone e ne sei ancora più sicura...c'è! Non puoi vederla ancora, ma c'è!
E l'entusiasmo divora le scale due a due..non sei tu che vuoi correre...è lui che ti spinge, è forte, puoi sentirlo...L'hai vista, forse è lei, dev'essere lei...

Lo sapevi che c'era! La stringi, la baci, la guardi, la osservi e non è mai abbastanza. Non è come te l'aspettavi, è più bella...sembra oro. E la leggi tutta d'un fiato, e piangi...
Piangi perchè la sua felicità è la tua.
E ridi...perchè ti sembra di leggere te, e perchè per lui è lo stesso.
E piangi..perchè ti sembra di vederli quei sorrisi, e di ascoltarle quelle risate...
E ridi di nuovo mentre le lacrime ti scendono sul viso...perchè ti accorgi che siete vicini...vicini vicini.
E sei felice, felice, felice!